domenica 1 febbraio 2015

L' Utopia e il mistero di Internet

In questo quadro dove tutto è basato sulla menzogna, sull' inganno collettivo e sulla falsa propaganda dei media, Internet costituisce un vero e proprio mistero: su Internet le cose bene o male si riescono a capire e, sebbene tra tanta confusione e tra mille dubbi, si fanno sempre più chiare le dinamiche e gli strumenti del dominio e del controllo che rischiano di portare l' intero globo in una condizione di moderna schiavitù perenne, dinamiche finora sempre occultate al popolino. Guardando le cose con grande distacco sembra quasi che ci sia in atto un grande gioco, un grande disegno che ci dice: "Vedi, questo è il modo con cui per secoli ti abbiamo sempre ingannato e dominato, per poi magari spingerti ad una guerra che non fa altro che riportare le cose a ripetersi daccapo. Ora hai modo di capire, di diventarne consapevole, e puoi scegliere: se continuare così, magari fino ad una sempre più probabile terza guerra mondiale, o se cercare di cambiare in qualche modo il gioco, che poi altro non è che il TUO gioco, e le sue regole".
Non con una rivoluzione o una guerra condotta da una qualche èlite che nel giro di poco tempo non farebbe altro che riportare a ripetersi sempre lo stesso schema, ma con una consapevolezza DIFFUSA che dovrebbe impedire proprio questa eventualità. Perchè parte dal basso e non dall' alto, perchè richiede che la gente SAPPIA E AGISCA, e non venga manovrata come burattini, perchè cambia lo schema da verticale ( dove sono sempre èlite di potere che determinano anche la rivolta ) ad uno orizzontale ( dove una popolazione consapevole dovrebbe finalmente evitare di farsi trascinare in scelte controproducenti quanto assurde, che fanno sempre l' interesse degli stessi, dei pochi a discapito della maggioranza ).


Ma Internet è pur sempre fatto di persone concrete e reali, che a vario grado di consapevolezza, intelligenza e capacità personali ricercano, studiano, diffondono conoscenza cercando attraverso i più diversi approcci un po' di verità, un po' di pulizia nel grande caos attuale. Persone animate non solo dal desiderio di verità, ma anche da un sincero interesse per l' Umanità intera oggi così sofferente e la sua futura sorte, che oggi più che mai, come alla fine di ogni ciclo storico-economico, sembra avviata senza speranza verso insanabili conflitti prima sociali ed infine bellici. Dovrà per forza essere un' ennesima guerra mondiale la solita, stolta risposta agli attuali conflitti sempre più diffusi ? Non è detto: se NOI, come ti ho scritto nella prima lettera, siamo al tempo stesso concausa e vittime dei nostri guai, ecco che siamo sempre noi a cercare attraverso la consapevolezza ( di cui Internet rimane il maggiore e più accessibile strumento di diffusione ) una loro diversa soluzione. Ecco che sempre noi possiamo essere quindi i nostri stessi salvatori, in una visione paradossale ma veritiera che ci vede al tempo stesso giocare nel ruolo di vittime, persecutori e possibili salvatori. Dove bene e male sono mescolati, dove sta a noi prima trasformarci per poi trasmutare il Male in Bene, la schiavitù mentale in libertà di un diverso pensiero prima, la schiavitù concreta in libertà vera poi. E sono convinto che nessun progresso sociale concreto sarà davvero conseguito finchè non assisteremo dapprima a questa trasmutazione sul Web, che altro non è che il prototipo dell' intera società, altro non è che il corrispettivo della MENTE dell' organismo sociale. Finchè non sapremo ripulire quella, non potremo certo pretendere di farlo nel reale. 

ANCORA UN PARALLELO CON LA PSICANALISI
Già mi sembra di sentire, Amica mia, le tue obiezioni: "Ma Internet è solo un gran calderone che contiene tutto e il contrario di tutto, sono pochissimi i veri cercatori, contro una massa enorme di individui interessati solo alla polemica o alla tifoseria aprioristica di una loro visione parziale. Sempre troppe le contrapposizioni, sempre troppa la nebbia generale, sempre troppe le cose assurde, ed alla fine ci si capisce sempre meno".
Come non darti ragione ? Ma del resto uno dei grandi vantaggi di Internet è vivaddio proprio quello di non imporre una verità dogmatica, una visione univoca, contrariamente a quanto fanno i media mainstream. Internet ti sforza a fare un gran lavoro di setaccio, a distinguere il grano dal loglio, a cercare da te quello che senti come più verosimile; ti invita a non chiedere ad altri ciò che è vero e ciò che è falso, ma a crearti tramite il continuo lavoro di setaccio una tua capacità critica, a ragionare, a dubitare di tutto senza al contempo buttare via niente, ad essere critici ma senza essere aprioristicamente chiusi alle più svariate visioni. Finchè sarà la tua voce più intima, così coltivata, a farti propendere per un' idea piuttosto che un' altra, a farti trovare il buono anche in mezzo ad ipotesi apparentemente banali o strampalate. Questo a mio avviso il vero senso del web dove la verità va ricercata, con fatica, ragionando ognuno con la propria testa, liberandosi dei pregiudizi, dell' adesione fideistica ad un partito preso, e della facile tentazione di attribuire delle etichette di comodo. Perchè ritengo che parti di verità siano disseminate un po' ovunque, e che trovare nelle diverse tesi il nocciolo, il comune denominatore celato, sia il vero compito a cui siamo chiamati.

Anche qui si impone un parallelo con la tecnica dell' indagine psicanalitica: chi si sottopone a tale trattamento sa che sarà portato a tirar fuori tutto, idee buone ed impulsi malvagi, sotto la guida perlopiù silente dell' analista. Ma sta sempre all' individuo affrontare ogni visione, anche la più orrifica, del proprio Es; sta sempre all' individuo affrontare i vari mostri che si presentano attraverso la forma di resistenza al suo indagare, o nel sogno come immagini contorte dalla coincidenza di pulsioni contrapposte; sta sempre all' individuo operare quella azione di setaccio, di pulizia, di trasmutazione degli impulsi più inconfessabili e malvagi in energia positiva; sta sempre all' individuo via via così fortificato andare a cercare sempre più in profondità. La figura dell' analista, della guida potremmo dire, altro non è che quella di un "catalizzatore", di uno stimolo a fare in modo che tali trasformazioni avvengano nell' individuo: non ti dice "questo è giusto e questo è sbagliato", ma stimola il tuo intimo a dare le risposte, esattamente come fa Internet. Finchè non sarà la piena consapevolezza, l' anima così ristrutturata, il nostro "adulto interiore" così conseguito a guidarci definitivamente, senza più bisogno di guide esteriori. Ecco che possiamo affermare in questo senso che il Web altro non sia che una grande scuola, potremmo dire un grande laboratorio di psicoterapia di massa.
Un grande lavoro di setaccio e di trasmutazione da compiere su noi stessi prima e suggerire agli altri poi; un posto dove chi è più avanti potrà fornire preziosi suggerimenti e indicazioni ai compagni di cammino ma senza potersi peraltro sostituire a loro, che dovranno pur sempre imparare a ragionare, sentire e camminare con le loro gambe.

FRATTALE A RETE VS. PIRAMIDE
Ma ecco che Internet è anche un frattale sia della psiche individuale, che dell' intera società, del modo di ragionare e capire, del modo di aggregare le varie informazioni e poi costruire una diversa idea di società. Un grande esperimento di VERA DEMOCRAZIA, partecipata da attori consapevoli e non da contenitori passivi ed inconsapevoli del pensiero altrui; un invito a sostituire un più autentico, genuino e spontaneo pensiero personale ai pensieri preconfezionati da altri; a riuscire infine a formulare vere alternative allo status quo.
E' il frattale per antonmasia di una nuova società, più spirituale e meno materialista, che si organizzi su uno schema di Rete di raggiunta consapevolezza diffusa. Di riscoperta delle risposte già scritte in noi, oggi nel web come nel reale insudiciate dal caos, da ripulire e far affiorare alla coscienza. Per questo ripeto che non vedremo un effettivo cambiamento sociale finchè non saremo in grado di operare un analogo cambiamento in noi e sul web, frattalmente, con la capacità di immaginare finalmente il diverso. Se infatti oggi, per miracolo, sparisse ogni bruttura dal mondo, quale civiltà, quale società sapremmo costruire basandoci ancora sullo stesso pensiero che ha generato quella attuale ? Ecco che è necessario anzitutto conseguire un diverso modo di pensare e di organizzarsi, un diverso immaginario di vita singola e sociale, dove siano il denaro e le leggi a doversi adattare alle esigenze di un uomo così ritrovato e non il contrario, come oggi succede.

Ciao, alla prossima, tuo Patrick Troll.