sabato 28 febbraio 2015

Debito pubblico e riduzione in schiavitù

“È ammissibile che il lavoratore abbia atteggiamenti da libero pensatore nei confronti della proprietà? E che cosa ne sarà di noi, i ricchi? È ammissibile che il giovane la pensi liberamente in materia di sesso? E che ne sarà della morale? È ammissibile che i soldati la pensino liberamente in merito alla guerra? E che ne sarà della disciplina militare? Facciamola finita con il pensiero! Si  rientri  nelle  tenebre  del  pregiudizio,  per  tema  che  la  proprietà,  la  morale  e  la  guerra  siano  messe  a repentaglio!  Piuttosto  che  i  loro  pensieri  siano  liberi,  è  meglio  che  gli  uomini  siano  stupidi,  infingardi, tiranni. Infatti, se i loro pensieri fossero liberi, non penserebbero come noi, e questa calamità deve essere evitata a ogni costo”. Così ragionano, nelle profondità inconsce del loro animo, gli avversari del pensiero, e così agiscono nelle loro chiese, nelle loro scuole, nelle loro università. ( Bertrand Russell )

"Dunque,  la  disobbedienza,  nell'accezione  in  cui  qui  si  usa  il  termine,  è  un  atto  di  affermazione  della ragione  e  della  volontà.  Non  è  tanto  un  atteggiamento  contro  qualcosa,  quanto  un  atteggiamento  per qualcosa: per la capacità umana di vedere, di dire ciò che si vede, di rifiutare ciò che non si vede. Per farlo non occorre che l'uomo sia né aggressivo né ribelle: basta che tenga gli occhi aperti, che sia ben desto e desideroso di assumersi la responsabilità di aprire gli occhi a coloro i quali corrono il rischio di perire per il fatto di essere immersi nel dormiveglia". ( E. Fromm, "La disobbedienza e altri saggi" )

mercoledì 25 febbraio 2015

Siamo tutti Zimbardo

"Solo poche persone sono in grado di resistere alle tentazioni fornite dal potere e dal dominio su altri soggetti. Io stesso scoprii di non far parte di questa ristretta schiera" ( Philip Zimbardo, "The Lucifer Effect" ).

Cara Amica, torniamo senz' altro a riflettere sul nostro esperimento di Stanford descritto nella precedente lettera, affrontando un aspetto desueto e perlopiù ignorato dai vari analisti: ossia sulla figura di Zimbardo. Se infatti le analisi si sprecano per quanto riguarda le "cavie", la parte viva, quella che in tale micro-società potremmo chiamare la "massa" o la base sociale, ben poche parole si spendono su un aspetto altrettanto interessante dell' esperimento, ossia la trasformazione che coinvolge lo stesso Zimbardo, vale a dire il "vertice", l' ideatore e controllore dello stesso micro-sistema. Come abbiamo visto nemmeno lui, che dovrebbe costituire la variabile indipendente, è immune dalla logica schiacciante di tale meccanismo, finendo per esserne pienamente coinvolto e per reagire anch' egli completamente ipnotizzato dalla finzione da lui stesso creata, anzichè secondo una visione che al suo livello avrebbe dovuto mantenersi lucida e dotata di superiore distacco. Così, pur comprendendo che l' esperimento dopo soli pochi giorni è sfuggito al controllo, non ha nessuna intenzione di porvi termine, ed ubriaco del suo stesso gioco cerca di reprimere un tentativo di fuga da quella che è pur sempre una situazione fittizia facendo ricorso alle forze dell' ordine. Zimbardo finisce così per abdicare dal suo ruolo di scienziato e supervisore, abdica dalla sua "essenza" e, scambiando anch' egli la finzione per realtà, si immedesima completamente nel "ruolo", reagendo in modo inappropriato quando avrebbe potuto semplicemente interrompere la prova, accettando di fatto ogni risultato come avrebbe imposto un atteggiamento puramente scientifico.

sabato 7 febbraio 2015

La Prigione nella Mente

"Solo poche persone sono in grado di resistere alle tentazioni fornite dal potere e dal dominio su altri soggetti. Io stesso scoprii di non far parte di questa ristretta schiera" ( P. Zimbardo, "The Lucifer Effect" ).

Il film "The Experiment" è la fantasiosa trasposizione cinematografica di un reale esperimento scientifico, noto con il nome di esperimento carcerario di Stanford, condotto nel 1971 dallo psicologo Philip Zimbardo presso l' omonima Università di Palo Alto. ( cfr: Wikipedia, Sito Ufficiale dell' Esperimento, Documento video ).
Per tale esperimento, volto ad indagare le reazioni psicologiche che avvengono in persone normali inserite in un ambiente ad alto stress e deidentificante quale un carcere, vengono selezionati 24 giovani studenti sani, senza nessuna traccia di devianze psicologiche o comportamento violento, e dalla fedina penale pulita. Insomma persone del tutto "normali", ben adattate e tutte appartenenti alla classe media, alle quali viene spiegato che si tratterà di una simulazione della vita carceraria e che, estratti a sorte, dovranno sostenere il ruolo di carcerati o di guardie. Viene altresì vietata ogni forma di violenza fisica, pena la sospensione immediata dell' esperimento.
Lo studio, che si rifà alla teorie di Gustave Le Bon ( cfr. Psicologia delle Folle ) sulle trasformazioni che avvengono nell' individuo quando esso si trasforma in "massa", inizialmente pensato per durare un periodo di due settimane, dovette interrompersi appena al sesto giorno perchè sfuggito al controllo. Non solo da parte delle "cavie" che si erano ormai completamente identificate nel loro ruolo perdendo qualsiasi contatto con la realtà e la loro vera essenza di cittadini liberi che avrebbero potuto andarsene in qualsiasi momento, ma anche da parte dello stesso Zimbardo che, talmente preso dal suo compito, tenta di sopprimere con la forza un tentativo di fuga pur di non dover interrompere l' esperimento. E se da una parte le guardie, che assumono un ruolo sempre più violento e punitivo e, gratificate del loro senso di appartenenza al gruppo, vorrebbero continuare, dall' altra i prigionieri, che manifestano uno stato sempre maggiore di stress, isolamento e disturbi vari, non sono più in grado di percepire la finzione e pensando che ormai sarà impossibile uscire da lì si affidano illusoriamente chi ad un prete, chi ad un avvocato, arrivando infine ad organizzare un tentativo di rivolta.

giovedì 5 febbraio 2015

Sincerità



Cara Amica, ti chiederai perchè metta sul blog una banale canzonetta.
Per molti ottimi motivi, innanzitutto perchè poi tanto banale forse non è, e dice in modo semplice ed immediato concetti che altrimenti richiederebbero una lunga e difficile trattazione. Trattazione che, ancora una volta, passerebbe solo attraverso il cervello senza "toccare" in profondità, entrando probabilmente da un orecchio per uscire dall' altro. Innanzitutto quindi è proprio per polemica contro lo specioso pensiero accademico, contro chi ama esprimersi facendo inutile sfoggio di cultura col fine esplicito di essere solo incomprensibile ai più, ed implicito, molto probabilmente, di trarre in inganno.

mercoledì 4 febbraio 2015

Lavoro, Scarsità, Abbondanza



Dalla lettera precedente cominciamo ad intuire come la Verità venga "frantumata e coperta" dai media mainstream ( ma frammentata anche da molti sinceri ricercatori in Internet ) in mille rivoli inseguendo poi un singolo filo conduttore, che viene presentato sempre come "il" problema, anzichè cercare di vedere l' intera ragnatela, composta da vari fili tutti interconnessi tra loro. Così per esempio i media affrontano il problema del "Lavoro" come un tema a sè stante, parlandoci della sua "mancanza" e di disoccupazione con ampia documentazione di statistiche, creando e rafforzando in noi la convinzione che il lavoro effettivamente "manchi", e che non ci sia nulla da fare. Contestualmente il Governo vara leggi e decreti che lo regolamentano in modo sempre più schiavistico, ed i sindacati tentano qualche timida opposizione che potremmo definire di adeguamento, più che di reale volontà di affrontare il problema nella sua complessità. Così il tutto si chiude nel solito circolo vizioso dove si segue un solo, falso e specioso filo logico, finendo solo col rafforzare in noi la convinzione che "le cose stanno così, e bisogna adeguarvisi".

martedì 3 febbraio 2015

Moneta Debito, sterco del Demonio



Mia cara Amica, ricordi quando discutemmo a lungo di Signoraggio e Moneta Debito, quasi incapacitandoci a comprendere come fosse possibile attuare una simile truffa ai danni dell' umanità intera ? Non voglio qui tornare su quelle discussioni, essendo peraltro il web già pieno di siti che ne parlano spiegandola in modo approfondito; voglio solo riassumere con linguaggio semplice semplice i punti fondamentali del funzionamento della moneta come oggi applicato. Con linguaggio che tutti possano comprendere, attraverso la pura e semplice intuizione, in quanto l' inganno fattivo e pratico del Debito Pubblico è oltremodo subdolamente difeso, oscurato e rafforzato da troppi sedicenti "economisti" o "monetaristi" ufficiali. Tutti fior di accademici e laureati, guardiani del potere che si esprimono con linguaggio astruso ed incomprensibile, con complicati grafici, con elucubrazioni seriose e complesse, quando invece i concetti basilari sono semplicissimi da comprendere, ed una volta compresi permettono di accogliere le speciose tesi di questi "esperti" con una fragorosa risata. Nient' altro che fumo, a copertura del grande inganno del demonio.

domenica 1 febbraio 2015

L' Utopia e il mistero di Internet

In questo quadro dove tutto è basato sulla menzogna, sull' inganno collettivo e sulla falsa propaganda dei media, Internet costituisce un vero e proprio mistero: su Internet le cose bene o male si riescono a capire e, sebbene tra tanta confusione e tra mille dubbi, si fanno sempre più chiare le dinamiche e gli strumenti del dominio e del controllo che rischiano di portare l' intero globo in una condizione di moderna schiavitù perenne, dinamiche finora sempre occultate al popolino. Guardando le cose con grande distacco sembra quasi che ci sia in atto un grande gioco, un grande disegno che ci dice: "Vedi, questo è il modo con cui per secoli ti abbiamo sempre ingannato e dominato, per poi magari spingerti ad una guerra che non fa altro che riportare le cose a ripetersi daccapo. Ora hai modo di capire, di diventarne consapevole, e puoi scegliere: se continuare così, magari fino ad una sempre più probabile terza guerra mondiale, o se cercare di cambiare in qualche modo il gioco, che poi altro non è che il TUO gioco, e le sue regole".
Non con una rivoluzione o una guerra condotta da una qualche èlite che nel giro di poco tempo non farebbe altro che riportare a ripetersi sempre lo stesso schema, ma con una consapevolezza DIFFUSA che dovrebbe impedire proprio questa eventualità. Perchè parte dal basso e non dall' alto, perchè richiede che la gente SAPPIA E AGISCA, e non venga manovrata come burattini, perchè cambia lo schema da verticale ( dove sono sempre èlite di potere che determinano anche la rivolta ) ad uno orizzontale ( dove una popolazione consapevole dovrebbe finalmente evitare di farsi trascinare in scelte controproducenti quanto assurde, che fanno sempre l' interesse degli stessi, dei pochi a discapito della maggioranza ).

Seguaci della signora ipocrisia


Vorrei avere il coraggio

di sparire
rifiutando la realtà
che mi ammala la mente
che mi ferma il cuore
Vorrei tornare nel passato
annullando così le mie paure
dimenticando me stesso
morire


A voi egregi ...
colti, saggi ...
stracolmi di virtù
illustri maghi delle stranezze altrui
Custodi dell' ordine costituito
seguaci della signora ipocrisia

Che noia
questa falsa e squallida normalità
incolore, insapore, inodore

Ah ...
mia dolce e sincera pazzia
vero specchio del mio animo
libero da ogni giudizio

Grazie
mia cara amica follia
frutto della dolcezza
del mio Amore

( da "Camminando" di E. Bernardi )