sabato 31 gennaio 2015

Renzi sempre più verso una deriva Autoritaria

RENZI ROTTAMA MONTESQUIEU
Matteo Renzi, il rottamatore che non ha bisogno di chiedere consenso, tanto meno di essere eletto dal popolo (infatti non è mai stato parlamentare, ma dà comandi ai parlamentari), si sceglie e impone in parlamento il presidente della Repubblica, che invece dovrebbe rappresentare e garantire tutti, super partes. Facendolo, tradisce il Patto del Nazareno (che d’ora in poi potrà chiamarsi Patto del Giuda), e forma la sua terza maggiorana parlamentare, in perfetto stile africano.
La divisione dei poteri dello Stato sembrava un principio cardine, scontato oramai e indiscutibile, indispensabile ai fini della legittimità dello Stato, un’acquisizione definitiva e irreversibile della democrazia occidentale; ma evidentemente non era così, almeno in Italia: con le riforme del Senato e della legge elettorale, il nostro premier è riuscito a rovesciare il lavoro di Montesquieu, a ritornare a una struttura statuale come prima della rivoluzione francese. Ora infatti il premier unisce in sé il potere esecutivo, il potere legislativo, e un’ampia parte del potere di controllo. Inoltre, non vi sono contrappesi indipendenti da lui al suo strapotere.

venerdì 30 gennaio 2015

Conformismo da Automi

"La democrazia può resistere alla minaccia autoritaria soltanto a patto che si trasformi da democrazia di spettatori passivi in democrazia di partecipanti attivi, nella quale cioè i problemi della comunità siano familiari al singolo e per lui importanti quanto le sue faccende private". 

"Per quanto meno infami dei meri sadici i burocrati sono più pericolosi, perché in loro non c’è neppure un conflitto tra coscienza e dovere". 
( Fromm, Fuga dalla Libertà ) 

Mia cara amica, come corollario e seguito della precedente lettera, ho trovato sul web questo elenco di atteggiamenti più o meno usuali, vero e proprio "contratto" che firmiamo con il sistema, conformandoci acriticamente ad esso. "Conformismo da automi", come lo definiva Fromm in "Fuga dalla libertà" ( scarica uno stralcio ), che non solo fa in modo che ci trasformiamo tutti in inconsapevoli guardiani di noi stessi e del potere, ma che, contribuendo a formare quell' Immaginario Collettivo che guida il nostro sentire, i nostri pensieri e le nostre azioni, si concretizza nel grande "Mostro Invisibile" visto sopra. Quello è il mostro, quello il vero nemico da combattere; il pericolo maggiore appunto di una più o meno volontaria "fuga" dalla libertà verso derive sempre più autoritarie. Si tratta di alcuni spunti di riflessione, molto validi sia per farci un piccolo esame di coscienza personale, che come argomenti dei quali poterci avvalere per cercare di far breccia quando ci troviamo a discutere con persone che ragionano secondo il Pensiero Unico.
Ecco il testo, alla prossima, tuo Patrick Troll.

giovedì 29 gennaio 2015

Chi sono "loro" ? Siamo noi !

 Alla fin fine mia cara Amica, dopo avere letto e riletto, cercato e ricercato, pensato e ripensato su chi siano i fantomatici detentori del potere che da dietro le quinte tirano le fila del mondo, si giunge alla conclusione che altro non siamo che noi, noi tutti, qualunque sia il nome o il volto che si usa dare al Grande Nemico, al Mostro Invisibile che così bene vediamo oggi all' opera a danno e controllo della popolazione intera. Ma ecco che, una volta meglio individuato il volto del nemico, vediamo anche quanto sarebbe teoricamente facile disfarsene: basterebbe infatti riconoscerlo e, poichè non potremo uccidere noi stessi, trasformarlo e rielaborarlo fino alla completa sparizione del mostro sociale che oggi ci sta divorando. Facile a dirsi, ma terribilmente difficile a farsi.
Il concetto è ben visualizzato in un vecchio film di fantascienza, dal titolo "La Cosa da un altro mondo", dove un mostro, ectoplasma invisibile ma molto concreto di un' energia che va via via rafforzandosi, fa strage degli scienziati stazionanti in una base al Polo Nord.
Inutili tutti i tentativi di distruggere la "Cosa" finchè il gruppo di uomini non si rende conto che essa si replica nutrendosi proprio della loro parte oscura, dei loro timori e della paura stessa che essa genera ed alimenta in loro, nonchè delle liti e divisioni intestine che grazie ad essa scaturiscono nel gruppo. Solo quando ciò sarà ben chiaro, ed un sentimento d' amore per una donna nascerà nel loro capitano, gli scienziati della base riusciranno a vincere il mostro riuscendo prima a visualizzarlo e poi a tendergli una trappola. Ma procediamo con calma.