Persone come il "vero" economista Pierluigi Paoletti da tempo si spendono per la costruzione di un' alternativa possibile, un' utopia realizzabile, in grado di sostituire efficacemente l' attuale sistema. Il suo "Progetto Arcipelago" prevede, oltre all' introduzione di una moneta locale quale lo SCEC, tutta una serie di iniziative atte a trasformare dalla base l' intero sistema di produzione e scambio, partendo appunto dalla loro concretizzazione all' interno della cellula base, quella piccola comunità da noi menzionata nella precedente lettera. In pratica Paoletti riassume concetti qui già espressi, dando però loro tutta la forza della concretezza, della tangibilità e fattibilità. Basta leggerlo per capire, oltre la logica lapalissiana del discorso, che si tratta di una "persona bella", prototipo di quella "Autorità Razionale" che si prende davvero a cuore i problemi di tutti, di quell' autorità che vorremmo finalmente vedere all' opera in ogni ganglio di controllo, al posto degli odierni masnadieri. Purtroppo tali iniziative non possono, e non devono, rimanere a carico solo di poche persone di buona volontà: per arrivare ad una vera progettualità diffusa bisogna che se ne parli a livello di sedi comunali, ed in tali sedi vengano adottati i provvedimenti che sono possibili e attuabili, a partire dall' adozione dello SCEC come moneta complementare all' Euro.
Riporto sotto una sua stessa esposizione sull' idea e sul funzionamento del meccanismo di Empori e Botteghe, fatta con semplici e disarmanti parole, prima manifestazione di sincerità e veridicità.
IL PROGETTO EMPORI E BOTTEGHE
"Da qui nasce infatti il progetto degli Empori territoriali e delle Botteghe di quartiere portato
avanti da Arcipelago SCEC nelle regioni dove siamo presenti.
L’Emporio sostanzialmente ha diverse funzioni:
• vende al pubblico, mantenendo il ritmo della spesa settimanale
• trasforma le produzioni locali (forno, pizzeria, macelleria, rosticceria, ristorazione, pasta
fresca ecc.)
• rifornisce grandi clienti: ristoranti, strutture turistiche, mense scolastiche, ospedali
• opera in rete con gli altri Empori sparsi sul territorio e scambia le eccedenze
rifornisce i negozi di quartiere esistenti e ove non ve ne fossero ne realizza di nuovi, le Botteghe
• fa da struttura logistica per i Gruppi di Acquisto della zona.
La particolarità di questa struttura è quella di creare cultura e posti di lavoro e una volta pagati
gli stipendi, i costi di gestione e gli ammortamenti per le attrezzature, retrocede ai fornitori il
plusvalore derivante dalla trasformazione dei prodotti.
Il meccanismo infatti prevede un primo pagamento, in tempi più brevi possibili, del prezzo previsto
dal mercato all’ingrosso sui valori rilevati periodicamente dall’ISMEA, successivamente una
ripartizione periodica degli utili della struttura. In questo modo il produttore, pur mantenendo la
propria individualità e senza alcun investimento, percepisce i vantaggi di un lavoro in cooperazione
che mai avrebbe potuto fare da solo.
Ovviamente la trasparenza è massima e data da un gestionale appositamente predisposto che
permette a qualunque partecipante al gioco di sapere in qualsiasi momento la situazione reale
dal proprio pc.
Questo lavoro permette di tenere bassi i prezzi alla vendita, anche con l’ausilio dello SCEC, e
di poter dare ai produttori un ritorno economico molto superiore a quello che l’attuale sistema
avrebbe dato loro. Oltretutto permette alle imprese di poter contare su di un flusso di domanda
costante nel tempo proveniente dal territorio e di poter conseguentemente diminuire l’esposizione
con il credito bancario grazie ai tempi brevi dei pagamenti, cosa attualmente impossibile a causa
dell’andamento dei prezzi alla produzione e con le attuali dinamiche di mercato.
L’Emporio sarà il più possibile energeticamente autonomo ed efficiente e sfrutterà un brevetto
di un socio fondatore di Arcipelago SCEC relativamente alla razionalizzazione dei trasporti e
per quanto possibile consegnerà la spesa a domicilio con veicoli elettrici per i piccoli tragitti o a
metano per quelli più lunghi.
Nell’Emporio, che avrà il richiamo della spesa alimentare, troveranno visibilità anche le altre
produzioni artigianali del territorio e anche un Emporio dell’usato con un’alta percentuale di
SCEC dove si possono trovare cose, come giochi, vestiti, elettrodomestici, mobili ecc. che non
vengono più utilizzate ma che possono ancora essere utili per qualcuno.
L’esperienza che stiamo facendo a Crotone con Arcipelago Calabria, dove è in atto la fase più
avanzata di realizzazione di questo progetto, ma altre sono in partenza in Toscana, nel Lazio e
Campania, ci indica che la strada intrapresa, se pur difficile è quella giusta.
A Crotone abbiamo interessato 4 scuole professionali: il Turistico Alberghiero di Le Castella, il
Commerciale e l’Agrario di Cutro e il professionale del Legno di Petilia Policastro, tutte della
provincia di Crotone. A sostenere il progetto ci sono la Provincia, i Comuni di Crotone, Cutro,
Scandale, Isola di Caporizzuto, Petilia Policastro, Melissa, Cirò Marina, la Curia con l’Arcivescovo
Mons. Domenico Graziani e le associazioni di categoria dalla Confcommercio regionale, alla CIA.
Il concetto di fondo è quello di creare una nuova cultura imprenditoriale tesa alla collaborazione
e al benessere del territorio sia con stage nel corso del ciclo scolastico, che dopo il diploma con
una formazione lavorativa di un paio d’anni nell’Emporio e nelle aziende connesse, finita questa
esperienza i giovani saranno istradati alla costituzione di proprie imprese che collaboreranno con
L’Emporio, lasciando il posto ad altri giovani appena diplomati.
Nell’aprile 2010, alle scuole è stata fatta una prima formazione su economia e impresa di
50 ore con una simulazione della vita di un Emporio e delle Botteghe con l’uso dei sistemi
informatici di Arcipelago che porterà alla costituzione di una Cooperativa sociale che dovrà
gestire concretamente l’Emporio con la supervisione di Arcipelago SCEC.
L’Istituto Agrario di Cutro 36 già dal 2009 ha messo in produzione il grano cappelli, una varietà
di grano che fino agli anni ’70 era coltivato nei campi cutresi, che ha reso famoso il pane di
Cutro e che adesso era quasi scomparso, riscoprendo così le antiche tradizioni del territorio.
Nell’Istituto si stanno coltivando anche antiche qualità di frutta e insieme ad altre scuole agrarie del territorio, Botricello e Catanzaro, si sta costruendo una banca dei semi antichi ormai quasi
scomparsi che con L’Emporio potranno nuovamente essere valorizzati adeguatamente.
Con il corpo docente stiamo lavorando per la costituzione di una azienda agricola interna all’istituto
che possa fare da fornitore all’Emporio e con gli introiti finanziare l’acquisto di attrezzature per i
laboratori scolastici compensando così la cronica carenza di fondi per le scuole.
L’Istituto Commerciale aiuterà le imprese a utilizzare i sistemi informatici di nuova generazione
(Saas software as a service), il Turistico Alberghiero curerà la parte della trasformazione dei
prodotti con attenzione alla salute e alla valorizzazione del gusto locale mentre il professionale
del legno penserà a come sfruttare a livello imprenditoriale l’incredibile materia prima della Sila,
magari con una linea di mobili in legno a basso costo o la costruzione di pannelli lamellari per
case in legno che attualmente sono reperibili solo all’estero.
Il Comune di Crotone da parte sua ha già individuato nel proprio patrimonio un immobile dove verrà
realizzato l’Emporio e attualmente sono in corso le procedure burocratiche per l’assegnazione in
comodato d’uso gratuito. I lavori di allestimento verranno fatti nella massima economia, così come
le attrezzature verranno reperite nel sempre più florido mercato dell’usato rigenerato. Il concetto
da far passare è che se ci mettiamo insieme si possono fare grandi cose anche senza grandi cifre.
A questo proposito sarebbe molto educativo per la collettività aiutare la realizzazione dell’Emporio
con una campagna dove chi lo ritiene utile potrà contribuire con la spesa alimentare di un
mese, 500 euro a famiglia, da recuperare nell’arco dei due anni successivi in spesa all’Emporio,
ovviamente senza interessi. Un modo per essere parte attiva nella costruzione di un mondo
nuovo in cui tutti fanno la loro parte".
ALTRI PROGETTI
"Se il progetto dell’Emporio e delle Botteghe è uno strumento per creare cultura alimentare,
imprenditoriale e per supportare un settore strategico ed importante per la comunità come
l’agriCULTURA dobbiamo cercare, con lo stesso principio, di dare sostegno ai servizi per la
comunità che verranno meno a causa degli ingenti tagli alla spesa pubblica.
In questo rientrano tutte quelle azioni di recupero di antichi mestieri artigianali che gli anziani
trasmettono ai giovani i quali riuniti in cooperative offrono servizi a prezzi contenuti. Pensiamo
all’artigianato, alla lavorazione della pietra e del legno per arrivare a servizi come la piccola
manutenzione nelle abitazioni e nelle piccole imprese. L’organizzazione e la multidisciplinarietà
di queste cooperative permettono una resa economica altrimenti impensabile che consente di
mantenere vivo un patrimonio culturale importante come quello del nostro artigianato.
Con la stessa logica Cerveteri (Rm) si sta sperimentando la prima telecom company di proprietà
dei cittadini che riuniti in cooperativa costruiscono, con l’aiuto di tecnici di primordine nel
campo delle telecomunicazioni, una rete wi fi a bassissimo costo per il transito ad alta velocità,
reale e non nominale, di dati e voce. Il costo dell’abbonamento per la connessione internet
e per la telefonia voip è circa della metà rispetto ai contratti con i vari gestori e il vantaggio aumenta per gli associati ad Arcipelago SCEC che possono utilizzare una percentuale di SCEC. Gli
innumerevoli vantaggi che derivano dall’avere una infrastruttura di proprietà degli stessi cittadini
permetteranno di alzare la qualità della vita nell’intero territorio.
In Calabria, questa volta a Francavilla Marittima (Cs), un gruppo di ragazzi di una associazione
locale, la Green World Association, che cura il recupero del territorio, delle sue tradizioni anche
attraverso la riqualificazione energetica degli edifici, oltre a lavorare alla creazione di un circuito
economico facendo parte integrante dell’Arcipelago SCEC, sta cercando di creare, con l’aiuto di
esperti di energie rinnovabili ed efficienza energetica di Arcipelago, una cooperativa di consulenza
in campo energetico per imprese e enti locali. Arcipelago, nel suo lavoro di riqualificazione
delle comunità locali, ha contribuito alla nascita del Polo sulle energie rinnovabili e l’efficienza
energetica di Crotone ed è stato proposto, insieme all’associazione Libera, come garante etico
del progetto al vaglio della regione Calabria per l’approvazione.
La particolarità di queste cooperative è che creano posti di lavoro, offrono servizi alla comunità a
costi contenuti, grazie anche all’utilizzo degli SCEC e con gli utili contribuiscono al mantenimento dei
servizi alla comunità, come asili, cultura, arte, mense scolastiche, trasporti, assistenza e così via.
Questo tipo di attività economiche aiutano ulteriormente a frenare il drenaggio di ricchezza e
creano una unione inscindibile fra attività economica e territorio. La comunità utilizzando questi
servizi sa di avere un servizio a basso costo ed ad alta qualità, di contribuire alla creazione
di posti di lavoro, di poter vedere in faccia i suoi interlocutori invece che una voce di un call
center all’altro capo del mondo e soprattutto sa che con questo suo gesto contribuisce anche al
mantenimento di servizi per la comunità altrimenti soppressi o troppo onerosi per le famiglie".